Il ricordo di Francesco Polverino
Racchiudere in poche righe ciò che ha rappresentato per me Senese Marco è impresa ardua. Quale che sia il punto di partenza è difficile poi fermarsi, mettere il punto finale a una narrazione che sembra ingiustamente limitata alla cornice di un medaglione e che vorresti più ampia, con tanti dettagli per contenere ricordi ed emozioni che man mano che scrivi tornano alla prepotentemente alla mente.
Ho conosciuto Marco al tempo in cui era vice-presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, periodo in cui stavo organizzando il Master su Sicurezza sui luoghi di lavoro per l’Ateneo Federico II; entrammo immediatamente in sintonia e condividemmo l’iniziativa lavorando fianco a fianco con grande spirito collaborativo; grazie a Marco si riuscì infine ad assicurare agli allievi inedite opportunità di tirocinio e l’iscrizione all’albo degli specialisti in prevenzione incendi.
Il rapporto di sincera amicizia che da allora crebbe tra noi mi fece apprezzare Marco soprattutto per i suoi modi garbati, mai fuori dalle righe, e per il suo essere persona per bene, di quelle belle persone di una volta che avevano nel rispetto altrui uno dei princìpi inderogabile di vita, persona che nell’esser pacato non nascondeva un senso di disagio o di sottomesso atteggiamento di accondiscendenza, bensì il forte equilibrio di chi voleva e sapeva di essere nel giusto, di chi voleva rapportarsi senza tema di essere frainteso, di chi naturalmente e con forza rifuggiva dal grigio mondo dei retropensieri che in nessun modo gli apparteneva.
Da ciò si potrebbe pensare che Marco era persona mansueta. Nulla di più sbagliato, Marco era un leone, un uomo che sapeva aggregare, un magnifico condottiero che riusciva a portare avanti con successo iniziative e lotte che avevano sempre il sapore del giusto, sapendo coinvolgere in esse chi gli stava accanto e facendo proprie quelle altrui per le quali spendeva, con incommensurabile disponibilità, eguale impegno e tempo. Non conosco altre persone che con eguale forza e perseveranza hanno saputo ideare e sviluppare tante iniziative nel Napoletano per la crescita della figura dell’ingegnere (seminari e convegni, CIPI, associazionismo, InarCassa, ecc.), sua vera mission, né conosco altri uomini capaci di rendere così fortemente solidali coloro che in tali impegni gli sono stati vicino, coinvolti mai come adepti ma come sinceri amici con cui condividere alla pari l’entusiasmo dell’operare per una causa in cui credi.
A tale consesso di amici mi onoro di appartenere, prezioso dono di Marco Senese, persona davvero speciale.
Francesco Polverino